
Causa forte raffreddore e restrizioni da Covid19, la mia figlia minore è rimasta a casa per quasi una settimana. Niente scuola e niente amici. Che cosa fare? Era un po’ che non le dedicavo così tanto tempo e non ero più abituata. Però mi sono detta che dovevo arrendermi alla realtà delle cose e lasciarmi sorprendere da quello che potevo imparare. Ed infatti subito mi è stato proposto un nuovo gioco: 3 colori e 1 forma. Ognuno pesca dalla scatola dei pennarelli 3 colori a caso e a turno si sceglie un oggetto o una forma da disegnare. Al via ci sono 5 minuti per terminare il disegno e colorarlo con i 3 colori. Poi si confrontano i disegni e si ride un po’. Sembra banale ma vi assicuro che quando vi trovate con un rosso, un giallo e un verde per disegnare il mare, un marrone, un viola e un giallo per un mazzo di fiori, un verde, un rosso e un rosa per una lampada…vi chiedete se potrete mai ottenere qualcosa di almeno carino. Eppure, ogni volta, con gli abbinamenti più strampalati, quei colori che mai avreste pensato di mettere insieme, con un po’ di buona volontà si riesce ad ottenere qualcosa di originale, armonioso, ed anche con una propria misteriosa capacità di esprimere il bello. Questo gioco mi ha fatto un gran bene. Ho capito che lo stesso sforzo si può estendere anche in altri ambiti: si può fare una torta con quello che c’è; un giardino con i semi che abbiamo; sorridere con i denti che ci sono rimasti!; lavorare con i colleghi del dipartimento; costruire una comunità con la gente che ci è vicina.
Basta aver chiaro qual è la forma che vogliamo ottenere. I colori, fidiamoci del caso!