Per legarmi i capelli uso in genere una matita, una penna o un pennello. Stef ha provato più volte ad addomesticarmi all’uso dei più convenzionali fermagli, regalandomene di forme, colori, valore, applicazioni possibili e materiali diversi. Ma non c’è niente da fare, torno sempre alle mie matite, penne (tipo bic per la precisione) e pennelli.Continua a leggere “La matita”
Archivi della categoria: Storie
Il papà con la bavetta
Quel giorno la mamma aveva davvero una gran fretta. Il papà prese in braccio e gli mise la bavetta, poi con gran slancio lo posò sul seggiolone. Al bimbo mise in mano un cucchiaino e gli fece dare al babbo il minestrone. Sparì dalla cucina come un lampo e tornò con in mano una cravatta:Continua a leggere “Il papà con la bavetta”
Transumanza in città
Pecore in città, a Parma, finalmente un segnale di civilizzazione! Da qualche tempo, proprio nel tratto di letto di fiume secco che passa vicino a casa dei miei amici Giuseppe e Agnese, un pastore pascola il suo gregge di pecore. Così, tra la gente che passeggia nel verde, alla vista di automobilisti increduli, il pastoreContinua a leggere “Transumanza in città”
Cereali alle cipolle
Leggo con piacere che le cipolle non solo piacciono tantissimo anche ai sudcoreani, ma addirittura ne hanno fatto un simbolo di libertà. Sembra che nel 2004 la Kellogg’s avesse indetto un sondaggio per scegliere tra due prodotti nuovi da introdurre sul mercato: dei nuovi cereali al cioccolato o alla cipolla. In tantissimi hanno votato, eContinua a leggere “Cereali alle cipolle”
Ufficio postale
Ci sono posti che non si frequentano se non per doveri inevitabili. Uno di questi è l’ufficio postale. Nessuno dice: vado a farmi un bel giro all’ufficio postale o, finalmente oggi è il giorno dell’ufficio postale (se non per ritirare la pensione). È piuttosto un luogo di penitenza, ci si deve passare per raggiungere unoContinua a leggere “Ufficio postale”
Sedie in plastica
Appena arrivati a Ndola in Zambia, un paio d’anni fa, la prima cosa che mi ha colpito è stato vedere le sedie di plastica bianca, quelle che, specialmente in estate, qui si vedono ovunque, dai giardini, ai bar, ristoranti, spiagge, terrazzi. Sono pratiche perché di facile manutenzione, in quanto all’aspetto estetico però, direi che ilContinua a leggere “Sedie in plastica”
Il tavolino degli operai
Sembrava proprio un tavolino da bar sul marciapiede, però era l’unico, e non c’era un bar nelle vicinanze. Un bel tavolino pieghevole in legno, con due sedie e un ombrellone. Seduti, che mangiavano panini con gusto, due operai dei servizi del gas cittadino, e a fianco, per terra, strettamente osservata, la botola aperta. – CheContinua a leggere “Il tavolino degli operai”
L’arrotino ombrellaio
Sono corsa sulla terrazza richiamata dal suono di un megafono. Un suono che diventava sempre più vicino, evidentemente accompagnato da una macchina. – L’arrotino! affilo lame di coltelli, forbici, affettatrici e rimetto a nuovo i vostri ombrelli! L’arrotino ombrellaio, viene da voi, non dovete scomodarvi, affilo lame di coltelli… Che commozione! Lì a pochi passiContinua a leggere “L’arrotino ombrellaio”
Estate
Estate: alcuni frutti maturi cadono in presenza di gravità. Protezione civile in allerta.
Zwarte Piet
Quando per la prima volta ho letto su tutte le prime pagine dei giornali pubblicizzate su internet il nome Floyd, mi sono chiesta che cosa avessero combinato di grosso i Pink Floyd! Scoprendo poi con tristezza che Floyd fosse l’ennesima vittima nera della violenza dei bianchi, ho provato vergogna per il genere umano. Da quelContinua a leggere “Zwarte Piet”
Diario segreto
In questo periodo sono innumerevoli gli articoli e i dibattiti sulla didattica a distanza. Aldilà delle varie posizioni, tutti sono d’accordo sul fatto che niente possa sostituire un sano e bel contatto umano in presenza. E proprio ieri la mia figlia più piccola mi ha fatto leggere poche righe del suo diario segreto che riguardanoContinua a leggere “Diario segreto”