Due candele

I due alti candelabri di ottone li avevo trovati in un rudere di campagna. Avevo comprato due belle candele grigio cenere, come si addice a qualcosa che ha la certezza di finire bruciata, ed era venuto proprio il momento di accenderle. Ci volle un po’, le candele nuove hanno sempre un po’ di reticenza al fuoco, hanno paura di consumarsi, e la paura è lecita. Nel frattempo avevo acceso anche il televisore, era l’ora del telegiornale, e mi ero messa comoda sul divano, con una coperta sulle gambe sempre fredde.

Ancora guerra nei paesi di là, e non c’è pace neanche di qua, la voce del giornalista era fredda e meccanica. La candela più a destra si era accesa bene, quella a sinistra invece faceva molta fatica, sembrava cercasse un po’ di ossigeno. La borsa di ieri è finita in negativo, quella di oggi è crollata e per domani si aspetta di raccogliere le macerie. Mi alzai per provare a rianimare quella povera candela. La misi sulla fiamma di quella di destra e ci volle un po’ ma poi si alzò una bella fiamma anche sulla candela fioca. Tornai sul divano con la mia copertina. Trovati morti tre cadaveri senza vita, la candela di destra continuava a bruciare bene e colava cera, quella di sinistra si stava di nuovo spegnendo. Non avevo più voglia di alzarmi. Ci sono evidentemente già troppi problemi nel mondo per preoccuparmi di una candela che non vuole accendersi bene. Il bosco è stato disboscato per pareggiare i conti con la deforestazione della foreste; nessuno è capace di rammendare il buco dell’ozono; i cattivi hanno di nuovo attaccato i buoni con armi illecite di tipo sparaboom. La candela di destra, che era anche quella più lontana dagli altoparlanti del televisore, si consumava allegramente, quella di sinistra invece, era ai suoi ultimi respiri. Sembrava più pallida dell’altra, aveva davvero una brutta cera, era spenta e faceva tanto fumo. Stavo per alzarmi, malvolentieri, per dar fine a quella vita ormai insensata, quando accadde dell’incredibile. La voce dalla tv era quella di una donna inviata speciale nel Paese Nuovo. Primo bambino nato nel Paese Nuovo, è stato trovato sotto un cavolo ma qualcuno scommette di aver visto una cicogna..il bambino è sano e in ciccia e ha fatto già un paio di puzzette liberatorie…Non riuscii a finire di ascoltare la notizia perché i neuroni erano tutti impegnati alla vista di quel fenomeno imprevisto: la candela di sinistra si accese improvvisamente come un fornello col fiammifero! Rimasi seduta a fissare i miei candelabri e pensai: un bambino che nasce, questo sì che è uno scoop!

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