L’arrotino ombrellaio

Sono corsa sulla terrazza richiamata dal suono di un megafono. Un suono che diventava sempre più vicino, evidentemente accompagnato da una macchina.

– L’arrotino! affilo lame di coltelli, forbici, affettatrici e rimetto a nuovo i vostri ombrelli! L’arrotino ombrellaio, viene da voi, non dovete scomodarvi, affilo lame di coltelli…

Che commozione! Lì a pochi passi da me, c’era un uomo che aveva scelto un mestiere coraggioso. Nel 2020, quando costa meno comprare le cose nuove che farle riparare, l’arrotino ombrellaio ha scelto di sfidare l’economia, le multinazionali, le incomprensibili logiche di mercato, per portare avanti il suo mestiere ecologico, dignitoso per l’uomo e per la società, artigianale e per questo già sintesi di arte e tecnica, assolutamente necessario. Sarei scesa già solo per abbracciarlo e dirgli grazie di esistere, ma volevo dargli la soddisfazione di veder riconosciuto il suo lavoro. Ho cercato in cucina, ma i coltelli del ceppo hanno appena un anno, uno di quei regali poco romantici ma utili. Nel portaombrelli ho solo ombrelli Ikea nuovi, perché quelli rotti li ho buttati via. Che tristezza, non posso aiutare l’uomo più coraggioso del mondo nella sua impresa. Torno ad affacciarmi dal terrazzo, un paio di donne si sono avvicinate alla macchina dell’arrotino. Non vedo i dettagli, ma capisco che per fortuna c’è brava gente al mondo. C’è chi ha ancora qualcosa da far riparare, c’è chi crede che le cose rotte conservino ancora un potenziale prezioso. E c’è anche chi accetta che le cose rotte vadano bene così, senza bisogno di ripararle, e senza sostituirle, come una trasformazione naturale in qualcosa di misterioso che si svelerà col tempo. Sono scelte che non danno lavoro agli artigiani, non si notano nell’economia, ma lasciano un’immagine della vita nella sua interezza.

4 pensieri riguardo “L’arrotino ombrellaio

  1. Che freschezza questo dipinto dell’arrotino! Nella sua simpatia piena di dignità da lustro al lavoro di tutti gli uomini. Bello!!!

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